Scenetta panzer II
6 Gen, 2010
Nessun commento
8.610 views
Come avrete intuito dal precedente post, ho finito l’ambientazione del panzer II. 
Erba
Per la realizzazione dell’erba ho seguito il seguente metodo: ho mischiato dell’erba per fermodellismo con della posidonia.
Ho cosparso le zone in cui incollare l’erba con della colla vinilica diluita con acqua, ho poi cosparso il tutto con il composto di cui sopra ed ho premuto in modo da far aderire bene il tutto.
[WiP] scenetta panzer II (II)
Nell’ultimo periodo ho dedicato molte serate al modellismo e mi son ritrovato a dover fotografare i risultati ad orari impossibili.
Se contiamo inoltre che la mia attrezzatura è sparsa per casa ed a quell’ora gli altri occupanti dormono…
Un progetto a cui ho dedicato parecchio tempo, ultimamente, è l’ambientazione del panzer II.
Nell’ultimo post eravamo arrivati alla realizzazione della base del terreno con “Stucco Facile” e DAS.
[WiP] outhouse (I)
Mentre il lavoro sul panzer II si è fermato davanti all’utilizzo dei pigmenti, ho pensato al diorama che avrebbe accolto il carro.
Oltre al mezzo stesso, ho pensato di aggiungere due o tre figurini, un paio di alberi e… perché no? Avrei potuto inserire anche un capanno degli attrezzi!
Cercando in rete qualche foto o disegno di come erano i capanni degli attrezzi all’epoca, mi sono imbattuto in alcune foto in cui avevano convertito un gabinetto all’aperto ( in inglese “outhouse” ) in un capanno. Dato che di foto di outhouse ce ne son molte di più rispetto che a vecchi capanni, ho deciso di seguire quelle invece di dannarmi l’anima nella ricerca di foto di capanni per gli attrezzi.
Per cui… vediamo come realizzare una latrina!
[WiP] Panzerkampfwagen II ausf. B in Norway (XI)
Dopo i lavaggi selettivi ho pensato di sperimentare la tecnica dei filtri.
Filtri
Ho applicato dei puntini di vari colori (Blu Tuareg, Carne, Verde Inglese, Giallo Giapponese Arancio, Giallo di Napoli, Terra d’Ombra Bruciata) sulle superfici del carro, poi con un pennello piatto inumidito con white spirit le ho “tirate” verso il basso.
[WiP] Panzerkampfwagen II ausf. B in Norway (X)
Il lavaggio generale con Terra di Cassel è stato fatto, per cui è venuto il momento del lavaggio selettivo.
Lavaggio selettivo
Per il lavaggio selettivo ho usato:
1. vecchio pennello a punta tonda e setole lunghe (per il lavaggio)
2. pennello a punta tonda e setole corte (per rimuovere gli eccessi)
3. vaschetta con “bruno van dyck” diluito in thinner for washes
4. vaschetta con del diluente
5. foglio di carta assorbente
[WiP] Panzerkampfwagen II ausf. B in Norway (IX)
Ultima decal
Sono riuscito a procurarmi un’ulteriore decal da applicare alla torretta! 
Anche questa non si è applicata perfettamente, ma sono soddisfatto lo stesso del risultato ottenuto, soprattutto dopo i danni del primo set… 
[WiP] Panzerkampfwagen II ausf. B in Norway (VIII)
Al solito, sono riuscito a fare danni.
Il danno
Dopo aver dato una mano di Klear per avere una superficie lucida, ho iniziato a posizionare le decals.
Per la prima volta ho deciso di usare il mark softer… e questo è stato la causa di tutto il disastro. La prima decal si è incollata alla perfezione; sono quindi passato ad incollare la seconda decal sulla parte posteriore della torretta.
Applicando il softer con il pennellino la decal si è “girata”, ruotando di circa 30 gradi… impossibile correggere al volo. 
StuG III
Volevo segnalare questo sito, che presenta la realizzazione di uno StuG III completo di interni.
Il dettaglio è spettacolare e la realizzazione è decisamente all’altezza del compito svolto.
[WiP] Panzerkampfwagen VI Tiger I Early (II)
Cingoli
L’apertura della scatola di cingoli completamente snodabili della AFV Club mi ha lasciato un po’ interdetto: una scatola discretamente grande per un paio di sacchettini con le singole maglie.
Ho scelto di comprare questo kit di aftermarket perché la recensione del kit “gemello” per il tiger late mi pareva incoraggiante: a fronte di una spesa decisamente minore rispetto ad un set Friulmodel o Modelkasten, avrei avuto dei cingoli di tutto rispetto.
Peccato che la recensione “minimizzi” un elemento abbastanza importante: i segni degli estrattori.