‘Just after landing’ ultramarine

24 Giu, 2013
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Ecco la mia ultima fatica modellistica.

Questo space marine è rimasto fermo per almeno un anno con solo il colore di base sul corpo. Ho quindi deciso di finirlo.

La colorazione dello space marine è stata realizzata interamente ad acrilico.

Ho provato una paio di nuove tecniche per la realizzazione degli spallacci e dell’arma: la colorazione MNM (con i colori sbagliati… ma vabbè…) e la tecnica del “glazing” per la sfumatura sull’arma.

Ambientazione
L’ambientazione è stata creata da zero.

Ho creato una vaschetta in plastica a cui ho incollato pezzi di sughero per “allargare” la superficie. Una passata di colla vinilica e sabbia ha completato il terreno sotto la superficie.

La roccia è anch’essa fatta con pezzi di sughero, a cui ho applicato alcuni ritocchi con stucco ed ho riempito delle fessure con gesso, stucco e sabbia.

Per la colorazione sono partito da una base bianca a cui ho applicato un sacco di lavaggi molto diluiti con toni terrosi.
Come ultimo passaggio, ho effettuato alcuni lavaggi con colori “strani”, come il Purple Lich, lo Sky Blue e lo Snot Green, in modo da conferire un tono “alieno” al tutto.

La superficie di atterraggio (la lastra orizzontale) è stata fatta sovrapponendo strati di cartoncino tagliati e corretta con un’abbondante dose di stucco.

Ho colorato il tutto ad aerografo, a cui sono seguiti dei lavaggi ad olio ed infine una passata di pigmenti per creare la polovere e lo sporco.

Il parapetto è fatto in filo di rame, piegato con le pinze.
La fascia di mezzo è stata attaccata con la cianoacrilica… ed infatti si è separata più volte. Avrei dovuto saldarla!

La scaletta è fatta di plastica e tondini di ottone (che non si vedono) per posizionare correttamente i gradini.
La superficie antiscivolo è stata fatta con un pezzo di carta abrasiva a grana fine.

La vegetazione
Le piante a foglia larga sono fatte in lamierino (quello delle bottiglie di vino), mentre l’arbusto è un pezzo di muschio per presepe, lavorato con le pinzette e poi colorato con lavaggi.

I funghi sono realizzati con plastica modellata con un accendino e rifinita con carta vetrata.

Lo strato di erba bassa è stato realizzato con prodotti per fermodellismo, mentre l’erba alta è posidonia incollata in ciuffi con colla vinilica e colorata ad aerografo.

Lo strato più scuro di foglie è stato creato con… pezzi di foglie! Ho solo scurito il colore con toni marroni e gialli.
Le foglie più chiare sono infiorescenze di betulla, a cui ho fatto alcuni lavaggi con Red Gore per differenziarne il colore.

Ecco il risultato finale:

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